A proposito della più piccola minoranza al mondo...

Perché un blog nel 2022 ?

I motivi per iniziare a scrivere un blog possono essere molti, sebbene possa sembrare anacronistico nel 2022. Si possono trovare un sacco di numeri su quanti blog vengono aperti ogni giorno, ma di per sé sono privi di significato se non possiamo avere dei numeri anche su quanti di questi blog poi non vengono letti nemmeno da amici e parenti dell'aspirante blogger.

Oggi i contenuti che vanno per la maggiore sono quelli velocemente fruibili, possibilmente ricchi di multimedialità, che non impegnano il tempo e la mente del fruitore. Perché il tempo è poco, e la mente è già piena di cose a cui pensare.

Tutto l'opposto di quello che può offrire un blog. Un contenuto che necessita di tempo per essere letto, e già questo è un grosso svantaggio, soprattutto in un paese in cui poco più di una persona su 3, di almeno 6 anni d'eta, ha letto almeno un libro nell'ultimo anno. E questo viene persino dipinto come un grande traguardo. Ma poi, quel contenuto deve essere anche assimilato. Cosa che ogni tanto qualche autore si dimentica, e finisce per scrivere in modo arzigogolato (tipo così). Forse perché chi scrive si sente sempre dire che l'importante è attrarre lettori, ma in realtà è più importante attrarre pensatori. Perché se il lettore legge, ma non capisce, anche scrivere le istruzioni d'uso e le avvertenza su una bottiglia di acido muriatico, o di una scatola di preservativi, diventa inutile.

Eppure, credo che là fuori (fuori da questo non-luogo che è Internet, intendo) ci siano diverse persone che condividono un pensiero e un sentimento con me.

Il pensiero è che diversi eventi recenti della nostra storia ci abbiano portato a dimenticare una delle più piccole minoranze al mondo. Anzi, non una, ma la più piccola minoranza al mondo: l'individuo. Ovvero noi stessi, ma non quel noi che ci rende parti indistinte di una comunità, ma elementi...no, persone con una loro unicità. Un'unicità che è stata messa in ombra, a volte persino vista come un elemento di disturbo.

Il sentimento è quell'orgoglio che ci porta a prendere la distanze dagli altri. Che ci porta a guardare con diffidenza la stanze e i raduni in cui ci si ritrova per darsi ragione a vicenda. Quella prudenza, e quel gusto, che nel dubbio ci spinge a fare i bastian costrari, se non altro per dimostrare a noi stessi che siamo ancora capaci di farlo.

In questo blog cercherò di approfondire ed esplorare questo mio pensiero, e di dare libero sfogo a questo mio sentimento.

Scriverò del rapporto tra individuo e società, e il ruolo delle nuove tecnologie nel definire questo rapporto.

(Sì, lo so, scrivere “nuove tecnologie” fa molto boomer)

Ho studiato Filosofia, ma lavoro come Web Developer. Se volete sapere qualcosa in più su di me, potete seguirmi su Mastodon o su Twitter