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Georges Simenon

Anche Simenon si è cimentato in un hard boiled, con gangster, inseguimenti, cadaveri lanciati da auto in corsa, sparatorie con tanto di bandito nascosto dietro un tavolo di legno usato come scudo.

Siamo nel 1952, e per capirci, Chandler scrive il Grande Sonno nel 1939, mentre il Falcone Maltese di Dashiell Hammett è addirittura del 1930. Il successo del nuovo filone poliziesco americano è inarrestabile, e Simenon ha bazzicato gli Stati Uniti proprio in quegli anni. Lo stesso romanzo fu scritto nella tenuta Shadow Rock Farm di Lakeville, nel Connecticut.

E così Parigi diventa un po’ Chicago, e la scena finale dell’assalto ai gangster ricorda un po’ il finale del recente ultimo epèisodio della prima serie di True Detective (HBO). Questo per dire della contemporaneità di Georges Simenon e della sua opera che letta oggi non paga nulla in terminid i ritmo e di scrittura rispetto ad autori del cosiddetto Thriller.

Da leggere perchè bello, divertente, ma anche per (ri)scoprire gli stilemi del noir, che vent’anni dopo, in Francia, sarebbe diventato il Polar di Manchette and company.