Uno spazio sospeso tra realtà e immaginazione, dove il codice e l'ignoto si intrecciano.

#16 Inganno covert

Non leggerai mai queste parole. Forse scivoleranno nel flusso di dati, filtrate e scartate dagli algoritmi che ormai scandagliano ogni angolo del nostro essere, o forse giungeranno ai tuoi occhi e tu farai ciò che sai fare meglio: ignorarle, piegarle al tuo scopo o utilizzarle come ennesimo strumento per rafforzare la tua immagine di sé. In fondo, anche le bugie che racconti sono solo frammenti di una narrativa più grande, quella che hai costruito su di te. Una maschera che indossi così bene, quasi fossi nata con essa.

Vivere in questo tempo dove tutto è sorvegliato, tracciato, registrato eppure così sfuggente, rende difficile mentire, eppure tu ci sei riuscita. Nonostante ogni dettaglio della tua vita sia incastrato tra i bit di questa gigantesca rete, tu hai saputo tessere storie, come ragni digitali che intrappolano coloro che si avvicinano troppo. Le tue bugie sono state piccole, quasi insignificanti, ma è proprio in quelle che il veleno si nasconde. Non erano mai dettate dall'impulso, ma da un calcolo freddo, un cinismo di chi ha sempre bisogno di sentirsi superiore, di mantenere il controllo.

Tu sei intrappolata in quella rete che hai creato per gli altri. In questo mondo iperconnesso, ti illudi di essere invisibile, di riuscire a muoverti tra le pieghe del sistema senza lasciare traccia. Ma ogni passo, ogni parola, ogni segnale che emetti viene registrato, non puoi sfuggire alla verità per sempre.

Ti ho osservata distruggere tutto quello che avevamo costruito, con la leggerezza di chi sposta un file da una cartella all’altra, senza pensarci due volte. E ogni volta che mi voltavo indietro, cercavo di trovare un senso, una spiegazione. Forse ero stato io a sbagliare? Forse avevo interpretato male i segnali, ingannato me stesso con illusioni? Ma poi la verità si è rivelata in tutto il suo crudele splendore: non ero io a essere confuso, ero semplicemente il prossimo nella tua lista di vittime.

Il narcisismo covert, dicono gli esperti, è subdolo. Non si manifesta con la vanagloria apparente del narcisista classico, ma si nutre di insicurezze, di una vittimizzazione perpetua che utilizzi per manipolare chi ti sta intorno. Ti piace nasconderti sotto la maschera della cordialità e simpatia per ottenere ciò che desideri. E ci riesci alla perfezione.

Il tuo gioco era molto sofisticato e più di quanto avessi immaginato. In questo mondo in cui ogni pensiero, ogni emozione, ogni scelta può essere codificata e manipolata da un algoritmo, tu sei riuscita a replicare il più antico dei comportamenti umani: l'inganno. Mi hai tradito, in tutti i sensi. Non solo fisicamente, perché quella è solo la punta dell'iceberg. Il vero tradimento è stato quello emotivo, quello psicologico, quello che ha scavato lentamente dentro di me finché non sono rimasto vuoto, prosciugato di ogni energia.

Ma sappi questo: anche tu sei monitorata. Anche tu sei tracciata. Ogni parola, ogni menzogna che hai detto, è lì, registrata in qualche angolo remoto del sistema. Quella rete di menzogne e distruzione è la tua triste casa.

Addio

paolo

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